Sottoscritto in questo momento il nuovo accordo strutturale e triennale sulle politiche attive del lavoro.
In arrivo tutte le specifiche di una mediazione durata quattordici ore.
Gli accordi sono sempre reciproche concessioni altrimenti non sarebbero tali. Bisogna capire se l’equilibrio raggiunto è soddisfacente oppure no. Qual è il criterio per definire un accordo soddisfacente
Se dovessimo guardare alle provocazioni e strumentalizzazioni che la nostra sigla ha subito al tavolo avremmo dovuto abbandonarlo. Abbiamo tenuto senza rispondere alle forti provocazioni per il bene dei lavoratori, gli unici a cui rispondiamo. E abbiamo fatto bene a resistere, perché ne è scaturito un accordo che dà risposte concrete e consistenti sul lavoro povero, sulla mobilità volontaria, sui criteri di stabilizzazione, sancendo uno stop alle manovre straordinarie e al criterio dei giorni per le stabilizzazioni, che tanti squilibri aveva creato negli ultimi tempi.
Ci sentiamo di aver fatto del nostro meglio con un accordo che sancisce:
1500 trasformazioni da part time a full time nel recapito (full time equivalent quindi 3000 persone) da effettuare entro fine maggio
1000 movimenti di mobilità volontaria PCL in ambito nazionale (avvio entro fine giugno), dopo aver esperito la mobilità provinciale e regionale (avvio entro metà giugno)
1200 stabilizzazioni full time equivalent al recapito (avvio procedure entro i primi di agosto e conclusione con gli ingressi entro il 15 ottobre)
In MP 200 (fte) nuove trasformazioni da part time a full time
200 nuove assunzioni OSP
300 nuove sportellizzazioni
500 assunzioni SCF
200 movimenti di mobilità volontaria MP in ambito nazionale
15 trasformazioni da part time a full time in ambito DTO
Cambiati i criteri di stabilizzazione senza più considerare il criterio dei singoli giorni lavorati.
Questi i tratti salienti di un accordo molto ampio e articolato, che spiegheremo dettagliatamente insieme all’invio del testo.
Restiamo in attesa come sempre di vostre richieste di approfondimento
La Segreteria Nazionale UILposte